In questo periodo di emergenza a causa del Covid-19 molti settori lavorativi del nostro paese sono in piena crisi e fra questi vi è anche quello del sesso a pagamento, sul notissimo sito Escort Advisor è stato pubblicato un resoconto del sesso mercenario al tempo del Coronavirus.
La maggior parte delle escort presenti nel nostro paese hanno dovuto cambiare radicalmente il loro modo di lavorare trasformando i loro incontri dal vivo in videochat o telefonate erotiche.
Ma facciamo un passo indietro alla data dell’8 marzo quando è entrata in vigore la prima versione del Dpcm, questo ha fatto registrare un vertiginoso calo degli annunci online, parliamo del 34% in meno, migliaia di annunci in meno, il livello in assoluto più basso mai toccato negli ultimi anni.
Se andiamo a vedere la cosa più nel dettaglio, regione per regione la situazione è la seguente:
Sardegna -58%
Lombardia -54%
Trentino Alto Adige -47%
Veneto -46%
Toscana -44%
Puglia -42%
Campania -39%
Lazio -35%
Emilia Romagna -33%
Piemonte -31%
Si capisce bene che quasi la totalità delle attuali sex worker ha dovuto cambiare radicalmente il modo di lavorare.
Molte di loro appena è scoppiato il caso Coronavirus si sono prodigate ad avvertire i propri clienti che non avrebbero più ricevuto nessuno fino al passare del blocco totale.
Molte escort hanno deciso di seguire le linee guida dettate dalla legge per non favorire la diffusione del virus, da qui la svolta nel lavoro.
Molti clienti hanno contattato le loro escort di fiducia chiedendo anche solo una telefonata o una chat erotica, da qui il cambiamento, da incontri di persona a sex working home.
Pensate che svariati clienti si accontentano di vedere mentre la loro escort mentre si prende cura del proprio corpo, mentre si spoglia o mentre si fa la doccia, altri invece desiderano solo parlare perché si sentono soli.